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Notizia

Jul 30, 2023

AN Interior in conversazione con Giulio Masotti di WOOD—SKIN

WOOD—SKIN è un'azienda di fabbricazione con sede a Milano che trasforma superfici piane e materiali in complesse composizioni 3D. Utilizzando un materiale e un processo di produzione brevettati, negli ultimi dieci anni l'azienda ha fornito assemblaggi di pareti e soffitti su misura ad architetti e designer. Grazie a una recente partnership di distribuzione con Carnegie Fabrics, l'azienda ha ampliato la propria presenza in Nord America.

AN Interior ha incontrato Giulio Masotti, Chief Creative Officer e cofondatore di WOOD—SKIN, per spiegare l'innovazione tecnologica alla base del prodotto e discutere le sue ambizioni per l'azienda in crescita.

Sophie Alice Hollis:Cos'è LEGNO-PELLE?

Giulio Masotti: WOOD—SKIN è un materiale composito con due strati di materiali rigidi che racchiudono uno strato di tessuto. Quando fresamo la superficie sopra e sotto lasciando intatto il tessuto, abbiamo sostanzialmente trasformato la superficie da piana a tridimensionale. Tecnicamente parlando, hai trasformato una superficie piana e rigida in una membrana semirigida che si comporta più come un tessuto. Ciò consente agli architetti di utilizzare e pensare ai materiali rigidi in un modo completamente diverso. Nel corso degli anni, abbiamo imparato moltissimo dagli architetti in termini di possibilità per il prodotto, poiché essi lo spingono continuamente ai limiti con i loro progetti.

SAH:Come ti è venuta l'idea di WOOD—SKIN?

Direttore Generale: Nel mio studio precedente, Mammafotogramma, un mio caro amico mi ha chiesto di progettare una palestra di arrampicata interna a Montreal. La loro idea era quella di portare le strutture della natura all'interno: tronchi d'albero, tettoie. Ci siamo subito resi conto che con la tecnologia di fabbricazione odierna è difficile costruire queste forme complesse e naturali. Questa esplorazione e scoperta ha rappresentato una sfida che eravamo interessati ad affrontare e ha sostanzialmente gettato le basi per l'odierna tecnologia WOOD—SKIN. È una grande seccatura per gli architetti progettare e costruire queste forme senza una tecnologia adeguata e processi di produzione ottimizzati. È qui che entriamo in gioco noi.

SAH:Quando hai lanciato il prodotto?

Direttore Generale: Nel 2014 abbiamo partecipato alla Milano Design Week ad una mostra per giovani designer che si è svolta in un quartiere alla periferia della città. Abbiamo presentato un sistema di cubi in wireframe metallico a cui è sospeso WOOD—SKIN. Assomigliava molto a un capo di abbigliamento, a un tessuto fluttuante nell'aria, molto leggero. Ha suscitato l'interesse delle persone e ha finito per portare a un paio di progetti che, sebbene piccoli, erano enormi per noi in quel momento.

SAH: Quante persone eravate allora? Quanto è grande l'azienda adesso?

Direttore Generale: All'epoca eravamo solo un gruppo informale di tre amici. Oggi siamo a circa 30 persone tra la nostra struttura centrale e il nostro dipartimento di ricerca e sviluppo.

SAH: Qual è il tempo di realizzazione di un progetto con WOOD—SKIN?

GM : Ovunque da sei a dodici settimane. Ogni soluzione è realizzata su misura. Agiamo quasi come un'estensione del team di progettazione, lavorando a stretto contatto con tutti gli ingegneri e consulenti per abilitare queste complesse interfacce con un processo industriale altamente automatizzato. Invece di affidarci agli artigiani, ci affidiamo a un processo industrializzato brevettato che garantisce tempi di consegna. E, naturalmente, qualità e ripetibilità.

SAH : Puoi parlarci di questa tecnologia? Qual è il processo brevettato?

Direttore Generale: Il brevetto per WOOD—SKIN è un brevetto di processo composto da tre componenti: software, materiale composito e lavorazione. Iniziamo con il software, che utilizza la tecnologia proprietaria e Grasshopper per creare un flusso di lavoro parametrico. Il nostro team costruisce modelli 3D digitali e il nostro software lavora per trasformarli in una rete complessa di forme costruibili. Una volta completata la progettazione, creiamo un processo diretto dal file alla macchina che elimina qualsiasi necessità di manodopera umana. Una macchina CNC fresa il materiale composito, che può essere spedito piatto per risparmiare sui costi di trasporto.

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